Campo San Bartolomeo

Campo San Bartolomeo si trova nel Sestiere di San Marco, ai piedi del Ponte di Rialto. Per la sua posizione centrale i veneziani tradizionalmente si danno appuntamento ai piedi del Monumento a Carlo Goldoni, che si trova al centro del campo.

 

Monumento a Carlo Goldoni

L’insula in cui sta questo Campo, luogo di antichissimo insediamento, mantiene memoria del primitivo reticolo quadrato che misurava un heredium, con le due “strigae” di domus contrapposte e in mezzo il campo. Si veda a questo proposito il lavoro svolto da Gianfranco Caniggia – “La casa e la città dei primi secoli” inserito nel volume di Paolo Maretto: “La casa veneziana”.

Come in altri punti della città, anche qui nel corso del sec. IX , dall’antica matrice, si è prodotto il tipico tessuto a corti affiancate, alternate a calli in serie lineare tra il campo, sede del Mercato che si allungava fin sul bordo del Canal Grande, ed il retrostante rio della Fava o rio di Palazzo.

Secondo Saverio Muratori, che fu docente di Architettura all’Università di Roma, qui la Parrocchia, dedicata a San Demetrio, fu fondata nell’ 840, cioè 27 anni dopo il trasferimento della sede dogale a Rialto.

Attorno alla chiesa ed alle attività commerciali del Mercato anche l’area del campo andava articolandosi nelle sue funzioni: il Campo della Parrocchia, il campo intermedio centrato sull’originaria forma quadrata, un campo d’approdo aperto sul rio del Fontego ed una calle, mercantile e di collegamento, verso il campo della Fava.

In epoca bizantina inizia la costruzione di case in muratura e corti gentilizie, in parte ancora leggibili, sul rio del Fontego e verso le Mercerie; poi, con il trasferimento del Mercato sull’altro lato del Canal Grande e l’alienazione da parte del Demanio delle aree liberatesi, l’insula andrà saturandosi con strutture in muratura di tipo abitativo e commerciale, spesso sovrapposte alla primitiva orditura delle fabbriche lignee mercantili. Sul campo si affaccia la costruzione di maggior rilievo: il palazzo Moro.

L’altra parte dell’insula, dove è la chiesa di San Salvador, era un tempo separata da questa da un rio in seguito interrato e divenuto oggi la calle Larga Mazzini e le Mercerie. La tradizione vuole che l’antico santuario di S.Salvador sia risalente al VII secolo; più volte modificato o ricostruito, nel Cinquecento è divenuto anche convento occupando una vasta area fino al rio san Salvador.

Bibliografia: P.Maretto – La casa veneziana(pag.3) – Marsilio Ed. 1986; S.Muratori – Storia per una operante storia urbana di Venezia (pag.139) – Ist.Poligrafico dello Stato – 1961; G.Lorenzetti – Venezia e il suo estuario(pag.391e393) – Ed.LINT – 1974 ;

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