Chiesa dei Santi Apostoli

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Indirizzo Cannaregio – Campo Santissimi Apostoli

 La Chiesa dei Santissimi Apostoli si trova nel Sestiere di Cannaregio al termine della Strada Nova che congiunge la Ferrovia con il Ponte di Rialto prima e la Piazza San Marco poi.
Anche questa chiesa viene creduto dalla tradizione costruita per merito di San Magno. Nel 1826 il parrocchiano Alessandro Orsoni scriveva nella sua Storia della Chiesa dei SS. Apostoli in Venezia:
Ebbe il suo primo cominciamento questa chiesa fin dal secolo VII, e non già, come affermato dal Sandi nel secolo VIII, essendo una delle otto chiese, come affermano concordemente tutti li cronisti consultati dall’abate Tentori, edificate in Venezia per una presunta rivelazione ricevuta da San Magno, nativo di Altino, Vescovo dell’antica Chiesa di Oderzo.
Apparsi i dodici Apostoli al Santo Vescovo, che rifugiato in queste lagune assieme al suo popolo per l’avanzare dei Longobardi, nel 640 aveva fondato la Chiesa di Eraclea, lo ammonirono esser volere divino che in Venezia fosse innalzata una chiesa sotto l’invocazione del loro collegio in quel luogo precisamente, dov’egli vedesse dodici grue insieme radunate. Palesò il santo la visione avuta alli Tribuni delle isole e coll’aiuto dei fedeli e segnatamente di certo Gardone Guardolico, fu dato principio al sacro edificio che in brevissimo tempo venne alla sua total perfezion.

Per quanto sia probabile una origine molto antica, la prima documentazione che riporta l’esistenza della chiesa è del 1094, in merito al pievano Giovanni Gradenigo che, eletto vescovo di Jesolo nel 1097, morirà patriarca di Grado nel 1134.

Più volte ricostruita, l’attuale costruzione risale al 1549, dove la facciata, rimasta incompiuta per mancanza di fondi, si presenta con uno schematico prospetto in mattoni nel quale si notano le tracce di un rosone e più in alto una piccola finestra centinata. La porta principale e le due minori ai lati sono di gusto classico cinquecentesco, mentre le due finestre e le nicchie dovettero esser sistemate nel ‘700.
L’interno si presenta con una unica navata rettangolare avente in fondo una spaziosa cappella maggiore con due piccole ai lati.

Le maggiori opere sono l’Affresco della deposizione scoperto nel 1904, la Caduta della Manna di Paolo Veronese, l’Ultima Cena di Cesare da Conegliano, la Pala dell’Angelo Custode di Francesco Maffei con la scultura della Madonna delgli alberetti sistemata ai piedi dell’angelo.
Da ricordare anche la copia del XVII secolo del Cristo di Poveglia e il bassorilievo di Tullio Lombardo incassato alla parete desta della cappella.

Categoria: Chiese