Piazza San Marco

 

 

 

 

 

Il Molo di San Marco

 

I tetrarchi

 

San Marco neve e acqua alta

 

 

 

The Campanile

The Campanile –

 

 

 

Piazza San Marco

Piazza San Marco 

 

Piazza San Marco

Piazza San Marco – 

 

Piazza San Marco

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Piazza San Marco –

 

Piazza San Marco, empty

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Piazza San Marco, Venice

Piazza San Marco, Venice – 

 

p. san marco

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Piazza San Marco

Piazza San Marco –

 

Lonely in San Marco's Hall

Lonely in San Marco’s Hall –

 

Sunset Glow of San Marco

Sunset Glow of San Marco –

 

Il Molo di San Marco I tetrarchi I tetrarchi San Marco neve e acqua alta
Piazzetta dei Leoncini San Marco

 

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Questi edifici, di stile italo-bizantino, formati da un piano soltanto, si possono scorgere nel quadro di Gentile Bellini, dipinto nel 1496, rappresentante una processione in Piazza San Marco; nonché essi vengono raffigurati nella Pianta di Venezia, incisa in legno nel 1500, attribuita ad Alberto Durer, ma scolpita per mano di Jacopo de Barbari.
Purtroppo, accadde che alcune case delle Procuratie, rivolte verso mezzogiorno, venissero coinvolte in un incendio; per tale ragione, Antonio Grimani e Lorenzo Loredan, procuratori di San Marco, ordinarono nel 1513 che tutte le case attinte dal fuoco venissero abbattute. Infine, nel 1517 ne commissionarono la rifabbrica a Guglielmo Bergamasco sotto la direzione di Bartolomeo Bon.
Da questo momento in poi, le Procuratie di cui abbiamo appena trattato si dissero Nuove, le altre – situate nel lato opposto della Piazza, che conservarono l’originaria conformazione – presero il nome di Vecchie. I lavori delle Procuratie Nuove iniziarono su progetto dello Scamozzi nel 1584, e terminarono nel secolo successivo. I lavori delle Procuratie furono diretti da architetti diversi, dopo la morte di Scamozzi; i quali seguirono, introducendo qualche minima alterazione, lo stile della Biblioteca Marciana, edificio annesso, cominciato dal Sansovino nel 1536, subito dopo l’edificazione della Zecca nel 1535.

Caduta la Repubblica, le Procuratie Vecchie, per necessità belliche, vennero vendute a privati e tali sono anche attualmente. Le Procuratie Nuove, invece, compresa la Biblioteca, furono acquisite dal governo austriaco e vennero convertite in Palazzo Reale.

Nella Piazza ebbero e continuano ad aver luogo molti spettacoli, come quelli del Giovedì Grasso durante il Carnevale e l’Ascensione («Sensa»). Nel 1782 venne persino organizzata una caccia di tori in Piazza San Marco, per onorare i principi ereditari di Russia venuti, sotto il nome di conti del Nord, a visitare Venezia.

 

Infine, vogliamo narrarvi di una curiosità accaduta in Piazza e da pochi conosciuta. Nel 1310 Bajamonte Tiepolo, alla guida di un gruppo di nobili veneziani, organizzò una sommossa per tentare di sovvertire il governo della Città. I sovversivi, provenienti dalle Mercerie e da Campo San Luca, stabilirono come punto d’incontro Piazza San Marco. In questo luogo furono affrontati dalle truppe fedeli al Doge e rincorsi fin oltre il Ponte di Rialto che i rivoltosi diedero alle fiamme, distruggendolo. Di questo episodio si ricorda l’incoraggiamento dato da una popolana che dalla finestra di casa sua gettò un mortaio sugli aggressori gridando: Dai!! Dai!!!. Il ponte vicino a tale avvenimento viene ancora chiamato Ponte dei Dai. A ricordo del fatto è stata, inoltre, apposta una targa sopra l’arcata della calle del Cappello Nero, sotto la Torre dell’Orologio, con l’effige della donna, il mortaio e la data del fatto.
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Il Molo di San Marco

 

I tetrarchi

 

San Marco neve e acqua alta

 

 

 

The Campanile

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Piazza San Marco, Venice

Piazza San Marco, Venice – 

 

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Piazza San Marco

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Lonely in San Marco's Hall

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Sunset Glow of San Marco

Sunset Glow of San Marco –

 

Il Molo di San Marco I tetrarchi I tetrarchi San Marco neve e acqua alta
Piazzetta dei Leoncini San Marco

 

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Piazza San Marco

Descrizione

Piazza San Marco

Piazza San Marco

La Piazza San Marco è l’unico spazio cittadino che assume il nome di “Piazza”, tutti gli altri luoghi con conformazione simile sono definiti “campi”. Nella Piazza, tra le più importanti in Italia e nel Mondo, venivano e vengono ospitati tutti gli avvenimenti importanti per la vita civica; per questo motivo, è nota come il “Salotto di Venezia”.
Dalla costruzione della Basilica di San Marco, avvenuta nell’828, che ne costituisce lo sfondo, la Piazza è stata allargata attraverso l’interramento del Canale Batario, che divideva a metà l’attuale spazio della Piazza. L’orto alberato delle suore di San Zaccaria diventò, da quel momento, parte integrante lo spazio adibito alle manifestazioni di piazza nella nascente Repubblica Veneziana.
Per chi volesse visitare la Piazza e i famosi monumenti che la contornano, c’è la possibilità di acquistare un “pass” che consente di saltare la coda e accedere direttamente alla visita dei luoghi di maggiore interesse storico-artistico, accompagnati da una guida esperta. Puoi prenotare il tuo pass cliccando su uno dei link seguenti, in base alla scelta dei monumenti che si desidera visitare:
– Tour e Skip the line: Basilica di San Marco e Palazzo Ducale;
– Tour e Skip the Line: Basilica di San Marco;
– Tour e Skip the line: Piazza San Marco e Palazzo Ducale;
– Tour e Skip the line: Palazzo Ducale.

 

Piazza San Marco ha una forma trapezoidale, come si può osservare dalla foto accanto, scattata dal Campanile di San Marco. È lunga 175 metri e larga 72 di fronte alla Basilica di San Marco, mentre si stringe sul lato opposto – con una larghezza di 57 metri – in prossimità dell’ingresso del Museo Correr. Le liste di pietra bianca, che si notano sulla pavimentazione, furono inserite solo di recente per correggerne l’irregolarità.

 

Piazza San Marco

Dal centro di Piazza San Marco si possono ammirare i palazzi più importanti: da un lato, per la vita politica veneziana e, dall’altro, per la fede religiosa di cui la Basilica di San Marco è il fulcro. Proseguendo, si scorge il maestoso Palazzo Ducale; la Piazzetta San Marco, nella quale si ergono i due grossi monoliti che sorreggono le statue dei due protettori di Venezia (San Marco, nella sua veste simbolica di leone alato, e il precedente di origine greca San Teodoro che trafigge il drago). Segue la splendida Zecca, costruita dal Sansovino, che precede la Biblioteca Marciana, pensata dallo stesso Sansovino per ospitare alcuni manoscritti donati alla città nel 1468 dal Cardinale greco Basilio Bessarione, ancora oggi consultabili. Di seguito, si erge l’imponente mole del Campanile di San Marco, con la loggia decorata, anch’essa costruita dal Sansovino.

Leone Pili

Dalla Piazzetta San Marco si prosegue entrando in Piazza, dietro il Campanile di San Marco e le Procuratie Nuove – iniziate da Vincenzo Scamozzi – si scorge l’Ala Napoleonica, costruita per edificare una sala da ballo – sacrificando la Chiesa di San Geminiano anch’essa opera del Sansovino – e, di seguito, le Procuratie Vecchie; la Torre dell’Orologio; la Piazzetta dei Leoncini, con la sede della Curia Patriarcale.

 

Piazza San Marco, Venice

Oggi Piazza San Marco è completamente lastricata con macigni di trachite – i cosiddetti “masegni” – tuttavia, anticamente, era coperta da mattoni posti, in parte, a spina di pesce e, in altra parte, semplicemente accostati gli uni agli altri. Infatti, durante alcuni scavi per la manutenzione della Piazza e, più recentemente, in occasione dei lavori di innalzamento della riva sul Bacino di San Marco, è emersa questa tipologia di pavimentazioni, in seguito documentata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Venezia.

Il selciato è stato più volte innalzato: il livello originale della pavimentazione dei portici che sostengono il Palazzo Ducale si trovava un metro sotto rispetto quello attuale. Pertanto, il livello originale della Piazza – ancor più bassa rispetto il porticato – si trovava tre gradini più in basso rispetto quest’ultimo. A seguito di queste premesse, si può immaginare come originariamente dovesse sembrare slanciato il Palazzo Ducale e che maestoso stupore potesse incutere alle galee che entravano nel Bacino di San Marco.

 

Nizioleto Piazza San Marco

Piazza San Marco possiede il suo proprio nizioleto, ovvero la tipica indicazione stradale a Venezia. Questo si trova tra gli archi delle Procuratie Vecchie e le finestre del primo piano in aderenza alla Torre dell’Orologio. Al giorno d’oggi potrebbe sembrare assurdo dover specificare attraverso un’indicazione urbana che ci si trova in Piazza San Marco, probabilmente “LA” Piazza più famosa al Mondo o una di esse.

 

piazza san marco

Solo quando la marea supera i 90 centimetri sul medio mare, vale a dire quando comincia ad esserci un po’ d’Acqua alta, la Piazza San Marco comincia ad allagarsi.

Questo non vuole dire che ci sono già 90 centimetri d’acqua, ma che dal valore di Medio Mare, solo dopo 90 cm. si comincia a vedere acqua in Piazza.

 

San Marco neve e acqua alta

Prima inizia la parte più vicina alla Basilica di San Marco, dove bastano 83 centimetri sul medio mare, mentre per coprire anche la parte centrale della Piazza, la più elevata, l’altezza della marea deve arrivare a un metro. Inoltre, durante le maree eccezionali, nemmeno le passerelle, poste per lo scorrimento delle persone senza stivali o con stivali troppo corti, riescono a rimanere sui cavalletti di ferro, cominciando a galleggiare per la Piazza. Vi invitiamo in tal caso a non usufruirne, poiché potrebbe essere pericoloso.

 

BREVE STORIA DI PIAZZA SAN MARCO

 

Anticamente la Piazza si chiamava Morso, probabilmente perché il terreno che la ricopriva era più compatto di quello circostante, e la parte opposta alla Basilica di San Marco veniva denominata Brolo, perché erbosa e cinta d’alberi. Nel mezzo delle suddette parti, scorreva un canale detto «Batario», sulle cui sponde si ergevano, l’una di fronte all’altra, la Chiesa di San Teodoro e la Chiesa di San Geminiano, erette, come è tradizionalmente riconosciuto, da Narsete, che aveva sconfitto i Goti con l’aiuto delle navi veneziane.
A seguito del trasporto – da Alessandria a Venezia – del corpo dell’Evangelista Marco, il Santo divenne il nuovo protettore della Città. Dunque, nell’828, Giustiniano Partecipazio gettò le fondamenta della Basilica di S. Marco.
Il Doge Sebastiano Ziani, eletto nel 1172, allargò la «Piazza», interrando il rivo Batario e demolendo la Chiesa di San Geminiano, risorta per opera del Sansovino nella seconda metà del XVI secolo. Il destino della Chiesa fu, tuttavia, infausto: infatti, rimase eretta soltanto fino all’epoca di Napoleone a Venezia, poiché quest’ultimo ne ordinò l’abbattimento per costruire una grande sala da ballo al primo piano della cosiddetta Ala Napoleonica.

Terminato il lavoro di allargamento, il Doge Ziani volle cingere la Piazza con la costruzione di numerosi edifici, posti a forma di galleria, i quali, essendo destinati all’abitazione dei Procuratori di San Marco, si chiamarono Procuratie.

Questi edifici, di stile italo-bizantino, formati da un piano soltanto, si possono scorgere nel quadro di Gentile Bellini, dipinto nel 1496, rappresentante una processione in Piazza San Marco; nonché essi vengono raffigurati nella Pianta di Venezia, incisa in legno nel 1500, attribuita ad Alberto Durer, ma scolpita per mano di Jacopo de Barbari.
Purtroppo, accadde che alcune case delle Procuratie, rivolte verso mezzogiorno, venissero coinvolte in un incendio; per tale ragione, Antonio Grimani e Lorenzo Loredan, procuratori di San Marco, ordinarono nel 1513 che tutte le case attinte dal fuoco venissero abbattute. Infine, nel 1517 ne commissionarono la rifabbrica a Guglielmo Bergamasco sotto la direzione di Bartolomeo Bon.
Da questo momento in poi, le Procuratie di cui abbiamo appena trattato si dissero Nuove, le altre – situate nel lato opposto della Piazza, che conservarono l’originaria conformazione – presero il nome di Vecchie. I lavori delle Procuratie Nuove iniziarono su progetto dello Scamozzi nel 1584, e terminarono nel secolo successivo. I lavori delle Procuratie furono diretti da architetti diversi, dopo la morte di Scamozzi; i quali seguirono, introducendo qualche minima alterazione, lo stile della Biblioteca Marciana, edificio annesso, cominciato dal Sansovino nel 1536, subito dopo l’edificazione della Zecca nel 1535.

Caduta la Repubblica, le Procuratie Vecchie, per necessità belliche, vennero vendute a privati e tali sono anche attualmente. Le Procuratie Nuove, invece, compresa la Biblioteca, furono acquisite dal governo austriaco e vennero convertite in Palazzo Reale.

Nella Piazza ebbero e continuano ad aver luogo molti spettacoli, come quelli del Giovedì Grasso durante il Carnevale e l’Ascensione («Sensa»). Nel 1782 venne persino organizzata una caccia di tori in Piazza San Marco, per onorare i principi ereditari di Russia venuti, sotto il nome di conti del Nord, a visitare Venezia.

 


Infine, vogliamo narrarvi di una curiosità accaduta in Piazza e da pochi conosciuta. Nel 1310 Bajamonte Tiepolo, alla guida di un gruppo di nobili veneziani, organizzò una sommossa per tentare di sovvertire il governo della Città. I sovversivi, provenienti dalle Mercerie e da Campo San Luca, stabilirono come punto d’incontro Piazza San Marco. In questo luogo furono affrontati dalle truppe fedeli al Doge e rincorsi fin oltre il Ponte di Rialto che i rivoltosi diedero alle fiamme, distruggendolo. Di questo episodio si ricorda l’incoraggiamento dato da una popolana che dalla finestra di casa sua gettò un mortaio sugli aggressori gridando: Dai!! Dai!!!. Il ponte vicino a tale avvenimento viene ancora chiamato Ponte dei Dai. A ricordo del fatto è stata, inoltre, apposta una targa sopra l’arcata della calle del Cappello Nero, sotto la Torre dell’Orologio, con l’effige della donna, il mortaio e la data del fatto.

Piazza San Marco

 

 

 

 

 

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San Marco neve e acqua alta

 

 

 

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Piazzetta dei Leoncini San Marco