Fondaco dei Tedeschi

fontego tedeschi

Quando con l’incendio del 1505 una vasta area attorno al Ponte di Rialto bruciò, anche le costruzioni sulla riva di San Marco andarono totalmente distrutte. Come si può ben vedere dalla pianta che Jacopo de Barbari incise nel 1500, in questo posto era situato il vecchio fondaco, un miscuglio di edifici abitati da mercanti tedeschi, che venivano considerati molto importanti dal governo della città, tanto che acquistò l’intera area per la costruzione di un unico grande edificio tutto per loro, da edificare a spese dello Stato veneziano.

 

corte interna fontego

Non si è in grado di affermare con sicurezza chi sia stato l’architetto che progettò l’edificio. La voce più accreditata indica in Giorgio Spavento colui che organizzò gli spazi, sicuramente affiancato da un tedesco di nome Gerolamo.

Con alcune restrizioni, specificate dai magistrati che concessero la costruzione e cioè che non venisse adoperato marmo nè ornamenti inutili e che le finestre non fossero traforate, l’edificio divenne molto poco tedesco e, soprattutto, molto poco veneziano. Un unico blocco che si svolgeva attorno ad un cortile quadrato centrale su quattro ordini di piani con uno stile severo, ma pratico. Le stanze sono posizionate tutte sul perimetro del fabbricato, ed aggettano sul loggiato che a sua volta si prospettava sul cortile interno, il tutto diventava un susseguirsi di arcate su tutti i quattro piani; uno spettacolo di archi che dal piano terreno arrivano alla linea di gronda.

Anno di costruzione

Sopra l’arco di accesso alla corte una scritta ricorda l’anno di costruzione ed il doge durante in cui regno fu costruito il Fontego, PRINCIPATUS LEONARDO LOREDANI INCLUTI DUCIS ANNO SEXTO (Costruito nel sesto anno di carica dell’illustrissimo Doge Leonardo Loredan, Doge dal 1501 al 1521)

Affresco pietà

La facciata sul Canal Grande aveva ai lati due torrette, che però sono state demolite nel 1836 senza nessun motivo pratico, per lasciar posto a grandi merli in pietra che si susseguono da una parte all’altra dell’edificio per ospitare i gabbiani che si fermano, garbatamente, uno per merlo.

Pozzo cortile

Le facciate principali, quella sul Canal Grande e quella della principale porta di accesso all’edificio, furono affrescate rispettivamente dal Giorgione e da Tiziano. Purtroppo solo piccole parti sono arrivate ai giorni nostri, ma nulla ci vieta di immaginare la bellezza e lo splendore delle decorazioni che occupavano tutto lo spazio che intercorre tra finestra e finestra, finemente affrescato con motivi che sarebbero dovuti piacere anche agli ospiti tedeschi. E’ sicuramente un momento affascinante che si eleva a piacere davanti alle parti ancora visibili esposte, rispettivamente, alla Gallerie dell’Accademia ed alla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro.

Dopo un massiccio restauro, nei primi anni 60 del secolo scorso, da parte delle Poste Italiane che ne erano il proprietario, l’edificio viene comperato dal Gruppo Benetton che, nel settembre 2016 dovrebbe aprire uno store di oggetti di lusso.

 

Primo loggiato

Primo loggiato – VeniceWiki

 

Annunciazione

Annunciazione – VeniceWiki

 

Leone e angelo calle fontego

Leone e angelo calle fontego – VeniceWiki

 

corridoi loggia 4

corridoi loggia 4 – VeniceWiki

 

Porta d'acqua

Porta d’acqua – VeniceWiki

 

loggia 4

loggia 4 – VeniceWiki

 

loggia 3

loggia 3 – VeniceWiki

 

struttura

struttura – VeniceWiki

 

Soffitto e stemmi

Soffitto e stemmi – VeniceWiki