San Sebastiano

Informazioni

 

 

Indirizzo Dorsoduro – Campo San Sebastiano
Architetto Antonio Abbondi detto lo Scarpagnino
Completamento 1548

La Chiesa di San Sebastiano ha subito nel corso dei secoli alcuni radicali cambiamenti. Con una facciata di gusto classico eseguita da Antonio Abbondi detto lo Scarpagnino nel 1548, si trasla la facciata che in precedenza aggettava sul campo. Essa è a capanna, divisa in due ordini, sormontata da un frontone triangolare e alle estremità è rifinita da due stretti comparti con colonne binate che corrispondono, per la loro larghezza, alla profondità delle cappelle interne.
Sul timpano superiore sono state poste tre statue: San Gerolamo, San Sebastiano e Santa Caterina d’Alessandria.
L’interno è tipico della chiesa rinascimentale, con una sola navata e con un presbiterio che si conchiude in un’abside semi-circolare, coperto da una cupola e affiancato da due cappelle.

L’interno, ben illuminato dal tamburo finestrato della cupola semisferica, si compone di una navata unica, con tre altari per parte. Da notare anche il notevole organo ligneo.

 

Viene considerata il testamento di Paolo Veronese che nella chiesa ha prodotto i suoi quadri più belli, tanto da meritarsi di essere sepolto nella stessa chiesa. Lavorò nella chiesa dal 1551 al 1565 raggiungendo quella maturazione del linguaggio pittorico che lo contraddistingue.

Nel maggio 2011 presso il Palazzo Grimani sono stati esposti tre dei suoi capolavori che, essendo stati eseguiti per il soffitto, vengono visti in maniera poco approfondita, mentre al Grimani erano posti, dopo un accurato restauro che li ha riportati all’antico splendore, ad altezza d’uomo.

Appartenente al circuito Chorus ( Associazione per le chiese del Patriarcato di Venezia)

 

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Categoria: Chiese