Cosa vedere a Venezia in tre giorni
Tre giorni a Venezia possono essere sufficienti per dare una sbirciatina alle bellezze e sulle diverse esperienze che ogni visitatore, in base alle proprie esigenze, può cercare e trovare, avendo quindi delle ottime soddisfazioni se si ha già ben preciso l’itinerario che si vuole percorrere, senza tergiversare in ricerche o indicazioni astruse.

Il visitatore dopo aver effettuato, anche per la prima volta, questa magnifica esperienza, riuscirà ad avere alcune indicazioni di massima della città Serenissima dalle quali, comunque, non si può prescindere.
Primo Giorno
Per ovvi motivi il punto di partenza di ogni prima escursione a Venezia tra le calli ed i campi veneziani deve essere Piazza San Marco, fulcro del potere veneziano e del suo splendore;
- La Basilica di San Marco, nelle cui mura dal 828 viene custodito il Corpo di San Marco e sede del potere ecclesiale;
- Il Palazzo Ducale, la cui forma attuale è stata terminata nel XIV secolo, nel quale si riuniva il Maggior Consiglio, l’assemblea dei nobili, emblema del potere politico e giudiziario;
- La Biblioteca Nazionale Marciana fondata nel 1520, costruita da Jacopo Sansovino, gelosa custode di migliaia di volumi antichi e preziosi manoscritti e quindi della cultura che in questi luoghi è depositaria;
- Le Procuratie Vecchie e Procuratie Nuove, nelle quali risiedevano i Procuratori di San Marco;
- Il Campanile di San Marco El paron de casa, con la sua ombra sulla Piazza San Marco. E’ il primo edificio che si vede dalla Bocca di Porto;
- La Torre dell’Orologio i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 1493.
- Una visita alla Basilica di San Marco, la Basilica d’Oro per i mosaici in foglia d’oro che coprono totalmente le pareti e le cinque cupole, è indispensabile per capire la forza e l’opulenza della Repubblica di Venezia, che non a caso è passata indenne per oltre mille anni alle invasioni barbariche prima, agli attacchi dei turchi poi, per arrendersi solo a Napoleone che la spogliò di notevoli quantità d’opere d’arte per portarle a Parigi, comprese le due coppie di cavalli in bronzo della terrazza della Basilica stessa, ritornate dopo molti anni, ma senza i rubini che erano incastonati negli occhi.
- La visita a Palazzo Ducale sarebbe un completamento della conoscenza dei poteri forti della Serenissima. Al suo interno si possono ammirare le sale adibite alle assemblee del Senato, alla Sala del Maggior Consiglio dove si riunivano tutti i nobili della città per decidere collegialmente le sorti di Venezia, nobili che alcune volte hanno superato le 1700 unità, alla Scala d’Oro che conduce all’Appartamento del Doge ed al Museo dell’Opera, nel quale si possono ammirare da vicino le colonne ed i capitelli originali del 14° secolo, sostituiti in occasione del restauro del XIX secolo.
- Tutte le sale sono meravigliosamente adorne di quadri dei maggiori artisti veneziani (e non): Tiziano, Tintoretto, Jacopo Palma il Giovane, Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Paolo Veronese; potendo, inoltre, visionare l’arte dello stuccatore Alessandro Vittoria e lo scultore Jacopo Sansovino.
È possibile acquistare l’accesso prioritario a questi monumenti, beneficiando della visita indirizzata da una guida esperta, acquistando il vostro tour ai link che seguono:
– Tour e skip the line: Piazza San Marco e Palazzo Ducale;
– Tour e skip the line: Palazzo Ducale;
– Tour e skip the line: Basilica di San Marco e Palazzo Ducale;
– Tour e skip the line: Basilica di San Marco. - Dopo aver rimirato il Bacino di San Marco, con il dolce sciacquio delle onde sulle rive scivolose, osservato l’ondeggiare delle Gondole legate alle Bricole, la prima giornata si può concludere sempre in Piazza San Marco con le orchestre nei più prestigiosi locali come il Caffè Florian che, fin dalla sua nascita nel 1720, ha ospitato artisti di tutte le epoche come Lord Byron, Verdi, Antonio Canova, Carlo Goldoni, personaggi eclettici come Casanova e tanti altri. Diventato nel tempo ritrovo di scrittori e musicisti, di patrizi e nobildonne, mantiene ancora il suo fascino settecentesco delle sue splendide sale.
Anche il Gran Caffè Quadri con le sale da pranzo al primo piano delle Procuratie Vecchie offre un tuffo nel centro dell’opulenza della città dogale, con grandi lampadari di Murano e suntuose tappezzerie damascate alle pareti.
Secondo Giorno
La Seconda Giornata potrebbe essere trascorsa nelle Isole della Laguna nord.
La più conosciuta è l’ isola di Murano, nome che internazionalmente si ricorda come il luogo dove viene lavorato il vetro.
L’antichissima arte vetraria è presente a Venezia fin dagli albori della città ed i maestri vetrai modellano la pasta vetrosa incandescente per trarne o una coppa, o un bicchiere, oppure uno sfarzoso lampadario.
Non si rimane mai indifferenti alla bravura ed alla destrezza dei maestri, che hanno prodotto, da sempre, oggetti magnifici, uno diverso dall’altro che hanno la loro naturale posizione presso il Museo del Vetro (Murano), nel quale si trovano esposti pezzi che vanno dai fenici ai romani, dal Medioevo al ‘700, fino ai pezzi di maestri famosi come Venini o Cendese, con cui hanno lavorato architetti famosi come Carlo Scarpa.
Attraverso il sito si può Prenotare visita alla fornace andando alla pagina relativa.
Murano offre anche un tuffo nell’arte romanica con la splendida Basilica dei Santi Maria e Donato, con l’abside tondeggiante coronata da colonnette e capitelli romanici in pietra d’Istria e rosso Verona. I pavimenti sono un unicum in mosaico, opus sectile, anteriori all’anno mille.
Chi desiderasse approfondire la conoscenza di Murano può chiedere ulteriori informazioni per un giro per l’isola assieme ad una eccezionale accompagnatrice che vi porterà a rimirare tutti gli angoli cospicui dell’isola del vetro. Per ulteriori informazioni scrivere a alvise@venicewiki.org.
Dall’imbarcadero al Faro si può salire sul mezzo che porta a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate.
Da Burano si raggiunge Torcello, dove si trova una delle più antiche cattedrali ella Laguna ed un museo con antichi reperti romani e paleocristiani.
La isola più vicina alla città insulare è il Cimitero di Venezia, l’Isola di San Michele. Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij(1971), Sergej Diaghilew(1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono(1990), i pittori Virgilio Guidi, Emilio Vedova (2006) e Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.
Terzo Giorno
Il Terzo giorno può essere trascorso per visitare alcuni dei molti musei di Venezia scegliendo se visitare un museo importante come le Gallerie dell’Accademia dove si trovano dipinti di Tiziano, Carpaccio, Paolo Veronese o la Scuola Grande di San Rocco dove gran parte dei dipinti sono del Tintoretto.
Incantevole è girovagare per Calli e callette, campi e salizade cercando di scovare quello spirito che tanto ha impressionato Lord Byron, Igor Stravinkji, Ezra Pound, Sergej Diaghilev che tanto hanno amato questa città che hanno voluto essere seppelliti nell’Isola di San Michele, cimitero della città.
Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.