Introduzione a Venezia

Tramonto Venezia

Un orientamento per i visitatori che arrivano per la prima volta.

State programmando il vostro primo viaggio a Venezia? Se è così, la guida introduttiva di Venicewiki.org renderà il vostro compito più facile.
Come si può vedere dalla mappa satellitare di Google qui sotto, Venezia è una città-isola, le cui strade sono percorribili solo a piedi. L’unico punto in cui è possibile arrivare con l’auto è Piazzale Roma, dopo aver attraversato il ponte che collega la terraferma con l’arcipelago veneziano, il Ponte della Libertà.
Il centro storico è un insieme strettamente integrato di 117 piccole isole collegate tra loro da oltre 410 Ponti. Ogni volta che si attraversa un ponte, si lascia un’isola per entrare in un’altra.

L’intero centro della città copre solo circa 725 ettari, che è un po’ più del doppio della dimensione del Central Park di New York o di Londra Hampstead Heath, ma è un concentrato di opere d’arte che non trova eguali al mondo.

Nella foto satellitare, il Centro Storico è collegato, come si è detto alla terraferma di Mestre dal Ponte della Libertà, una lunga strada rialzata che è stata costruita all’inizio del 19 ° secolo. È anche possibile vedere l’Aereoporto Marco Polo di Venezia sulla parte superiore della Laguna, a circa 6 km dal centro della città.
Il Ponte della Libertà introduce il traffico stradale a Piazzale Roma, l’unico punto in cui possono arrivare la auto, al parcheggio dell’Isola del Tronchetto,o al Porto Passeggeri da dove partono le grandi e discusse navi da crociera.

La linea ferroviaria corre a fianco della carreggiata stradale, anche se sarebbe giusto il contrario visto che la ferrovia è stata costruita prima della sede per le auto, e termina alla Stazione Ferroviaria Santa Lucia ed è visibile dal momento in cui le due rettilineidi dividono e la strada per auto curva a sinistra verso l’Isola del Tronchetto.

Altre importanti isole vicino al centro storico sono la Giudecca, separata dal centro storico dal Canale della Giudecca che è utilizzato anche dalle navi da crociera, San Michele, isola nel quale si trova il cimitero di Venezia, e l’isola del vetro di Murano.
A destra ad est del centro storico, si trova il Lido di Venezia, una lunga e stretta striscia di sabbia che separa la Laguna che circonda Venezia, dal mare Adriatico.
Le navi da crociera e traghetti entrano ed escono dalla laguna attraverso Bocca di Porto del Lido, che separa l’isola del Lido con l’altra spiaggia veneziana di Punta Sabbioni, zona rinomata per splendidi campeggi presi d’assalto da ospiti mode europei durante il periodo estivo.
Ora che si dispone di una panoramica della geografia di Venezia, ingrandire la mappa cliccando sul +
Ecco quello che vedrete:

Al margine sinistro della pianta si trova il parcheggio dell’isola del Tronchetto, la Stazione Marittima terminal crociere, il terminal degli autobus di Piazzale Roma (al termine del Ponte della Libertà), e, a destra, la Stazione Ferroviaria Santa Lucia.

Il Canal Grande inizia nel punto in cui Piazzale Roma e la stazione ferroviaria vengono unite dal nuovo Ponte della Costituzione, meglio conosciuto come Ponte di Calatrava dal nome dell’architetto catalano che l’ha disegnato, Canal Grande che prosegue attraversando la città verso il Bacino di San Marco, dove la Piazza San Marco è visibile sotto la parola Venezia. (È possibile ingrandire la mappa per vedere meglio.)

Noterete anche la parola ‘’’Sestiere’’’ sulla mappa. Venezia insulare è divisa in sei SestieriCannaregioCastelloDorsoduroSan PoloSanta Croce e San Marco. A loro volta divisi in due gruppi al di qua del Canal Grandede citra, e al di là del Canal Grande, questi ultimi de ultra.

I nomi dei Sestieri sono da conoscere soprattutto per evitare di perdersi: se la conferma della prenotazione alberghiera è, per esempio, all’Hotel San Moisè, questo è identificato dall’ indirizzo San Marco 2058; arrivando nel Sestiere di San Marco e seguendo la numerazione degli anagrafici, avrete una vaga idea della posizione dell’hotel all’interno della città, ma seguendo le indicazioni di Venicewiki.org[[1]] troverete facilmente ciò che cercate.
Venicewiki.org ti accompagnerà ad osservare i monumenti principali, le più cospicue costruzioni, che siano Palazzi o Chiese, ma anche in quelli meno conosciuti, ma non per questo meno affascinanti o ricchi di storia, perché Venicewiki è scritta da veneziani che conoscono sia i posti che la storia millenaria che li contraddistingue.
La nostra guida ti porterà a scoprire Campi e Campielli, Ponti ed Itinerari, Monumenti e Chiese, ma anche NegoziRistoranti e trattorieOsterie e bacari i locali dove si mangiano i tipici cicchetti veneziani e ogni specialità della cucina veneziana, oppure ti porterà in barca a remi insegnandoti a vogare come un veneziano, trovando gli angoli nascosti che a piedi non vedresti.

Venice as seen from Torcello tower (2006-05-658)

 

 

Questa mappa va usata per fornire esclusivamente informazioni di tipo geografico.

 

Venice as seen from Torcello tower (2006-05-658) – Vyacheslav ArgenbergLe prime notizie storiche sulla laguna risalgono al IV secolo a. C., ad opera del greco Scimmo di Chio, che parla di 50 piccole città all’interno e lungo la zona lagunare. Ad abitarle erano i Veneti, popolo che sembra provenisse dall’Asia Minore, come testimonierebbe anche la leggenda secondo la quale Antenore, dopo la distruzione di Troia, sarebbe giunto qui con i suoi uomini. I Veneti diedero vita ad alcuni centri, presto fiorenti per il commercio e l’artigianato, quali Padova, Treviso, Aquileia e Altino. Quest’ultima città divenne uno dei principali scali commerciali del Mediterraneo. Il suo porto era all’interno della laguna, vicino a dove oggi sorge Torcello.

San Donà Murano

Con l’arrivo dei Romani, nel II a. C., il porto di Altino conobbe la sua massima fioritura: venne collegato alla Germania attraverso la Via Claudia Augusta e a Ravenna e ad Aquileia con la Via Popilia e la Via Annia. Inoltre molte fonti ci testimoniano di un itinerario navigabile all’interno della laguna, da Ravenna ad Altino, più sicuro rispetto a quelli di terra e di mare e, quindi, più utilizzato per le comunicazioni e gli scambi commerciali. Questa rotta permise a centri come ChioggiaMalamoccoTorcelloMurano e Burano (i cui nomi con terminazione in -ano suggeriscono una derivazione romana) di sorgere e svilupparsi. Erano insediamenti modesti, legati, oltre che al piccolo commercio, alla pesca e alla raccolta del sale. Dove ora sorge Venezia probabilmente c’era solo qualche casa di pescatori.

Le ripetute incursioni barbariche, iniziate nel IV d. C., spinsero le popolazioni dell’entroterra a cercare sempre più di frequente rifugio nelle isole lagunari, stabilizzandosi qui dopo l’arrivo de I Longobardi (569) e la presa di Altino, di Oderzo e di altre città. La laguna era allora soggetta a funzionari bizantini, la cui sede principale era ad Eraclea. Stava intanto crescendo, intorno al primo centro abitato di RialtoVenezia, che dopo Eraclea e Malamocco divenne la il centro del potere in laguna, sempre più autonomo da Bisanzio.

Venice Grand Canal

DOPO IL IX SECOLO, l’interramento progressivo della laguna nord ad opera dei fiumi che vi sfociavano, in particolare Sile e Piave, portò alla formazioni di sempre più numerose zone paludose, condizioni ideali per la malaria. Questo spinse molti abitanti di questi lidi a cercare rifugio altrove, soprattutto sulle isole dell’attuale Venezia, più salubri, accrescendone così l’importanza. A poco a poco gli edifici nelle isole spopolate caddero in rovina, e le loro pietre, marmi e colonne vennero riutilizzati per le chiese e i palazzi del nuovo centro lagunare, Venezia.

La salubrità della zona nord della laguna dovette migliorare nel corso dei secoli XV e XVI, e ancor più dopo le grandiose opere di regolazione del corso dei fiumi e di protezione dei lidi tra laguna e mare compiute da Veneziani nel XVII secolo, permettendo una nuova fioritura delle isole..

Gli ultimi cinquant’anni di vita della Serenissima (la seconda metà del XVIII secolo), videro un nuovo declino delle isole lagunari, declino continuato fino ai giorni nostri, che ha portato ad un drastico ridimensionamento delle attività praticate in queste aree e al loro quasi totale spopolamento.

 

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